logo-mini

La muta

Muta stagna

La muta è un indumento impermeabile e termoisolante necessario durante le immersioni per proteggere il subacqueo non soltanto dalla dispersione termica, ma anche da abrasione e tagli.

In acqua il calore corporeo si disperde 25 volte più velocemente dell'aria.

La temperatura è uno dei parametri fondamentali nella scelta della muta, che può essere di diverso tipo, materiale, su misura. La scelta solitamente viene fatta a seconda del tipo di immersione che si intende portare avanti di volta in volta.

L'immersione fatta in un lago prevede l'utilizzo di una muta diversa rispetto ad un'immersione fatta alle Maldive o anche nel mar mediterrano. Anche la profondità, il tempo di permanenza sott'acqua, eventuali soste di decompressione, sono fondamentali per la scelta della muta più adatta.

Le mute, al netto di quelle stagne, prevedono l'infiltrazione più o meno cospicua di acqua al loro interno; acqua che viene poi riscaldata con il calore corporeo e, a seconda della tenuta, consentono al corpo di disperdere caloro più/meno velocemente. Maggiore è l'aderenza della muta al corpo, maggiore diventa la protezione termica.

Attenzione a non indossare mute troppo strette poiché si possono verificare effetti indesiderati dettati da alcune forme di patologia da decompressione cutanea.

Le mute sono realizzate in diversi materiali che garantiscono una coibenza termica ed uno spessore diverso l'uno dall'altro. Il materiale più diffuso per la maggior parte delle mute è il neoprene, ma abbiamo anche il trilaminato, il neoprene precompresso, neoprene a cellule spaccate.

 

Principalmente le mute si dividono in quattro gruppi distinti:

  • mutini o shorty
  • mute umide
  • mute semistagne
  • mute stagne

 

I mutini (o shorty) sono solitamente in neoprene di uno spessore che varia da 1mm a 5mm; sono caratterizzati da maniche e gambali corti e consentono un ampio scambio di acqua al loro interno. Proprio per questo vengono solitamente utilizzati prevalentemente in mari caldi con una temperatura dell'acqua elevata; vengono quindi utilizzati prevalentemente per proteggere i subacquei da ferite o abrasioni accidentali.

Le mute umide sono anch'esse, per la maggior parte, realizzate in neoprene con fodere di diverso tipo che ne possono facilitare o meno la vestizione (es. Ultrastretch). Possono essere composte da un unico pezzo o da più pezzi, ovvero una salopetta più una "giacca" ed hanno uno spessore che varia solitamente dai 3mm ai 7mm. Insieme alle mute semistagne sono le più versatili poiché possono essere utilizzate in acque calde o mediamente fredde, a seconda dello spessore.

Le mute umide prevedono uno scambio di acqua, al loro interno, minore rispetto ai mutini.

Le mute semistagne sono molti simili alle mute umide, ma possono garantire uno scambio di acqua al loro interno, inferiore rispetto alle mute umide; questo perché, nella maggior parte dei casi, oppongono più resistenza nei punti di ingresso (hanno degli acquastop al collo, caviglie e polsi, un po' più performanti rispetto alle mute umide - questo dipende dal tipo di muta umida/semistagna, dalla casa costruttrice e se la muta è stata realizzata su misura o meno - ) e hanno una cerniera di chiusura completamente stagna che evita l'ingresso e la fuoriuscita di acqua.

Le mute stagne sono mute realizzate solitamente in neoprene, neoprene precompresso e trilaminato e inibiscono completamente l'ingresso di acqua al loro interno. I punti di ingresso, collo, polsi (i calzari, per la maggior parte delle mute stagne sono integrati o vengono chiusi con altre cerniere stagne) e cerniere non consentono l'ingresso di acqua e di conseguenza la fuoriuscita di aria, per questo motivo sono un po' più "complesse" da gestire rispetto alle altre mute.

Sono strutturate con due valvole, una di carico (posizionata in petto) ed una di scarico dell'aria (posizionata sul gomito/tricipite sinistro), questo perché con l'aumentare della pressione tendono a collassare attaccandosi al corpo, generando il cosiddetto "effetto ventosa" che può provocare anche dolore e problemi cutanei. Per questo motivo devono essere caricate di gas durante l'immersione, a seconda della profondità, e ovviamente scaricate dall'aria immessa durante la risalita.

Da sole hanno una coibenza termica molto bassa ecco perché prevedono l'utilizzo di sottomuta e/o abbigliamento tecnico traspirante per aumentare l'efficienza termica. Vegono solitamente utilizzate in ambienti mediamente freddi o freddi proprio per la capacità di proteggere il subacqueo dal freddo esterno.

Tutte le mute prevedono l'utilizzo di un cappuccio in neoprene, che può essere di spessore diverso e che viene utilizzato per proteggere la testa del subacqueo.

La manutenzione delle mute è abbastanza semplice e prevede il risciacquo con abbondante acqua sia all'interno che all'esterno e ogni tanto l'utilizzo di gel al silicone per lubrificare le cerniere, soprattutto per le mute semistagne.

Le mute stagne hanno bisogno di una manutenzione leggermente diversa e leggermente più laboriosa. Solitamente vegono lavate all'esterno, raramente all'interno (a seconda del modello o delle situazioni - allagamento della muta -) e prevedono l'utilizzo di prodotti appositi, ovvero talco minerale (il talco normale non deve essere utilizzato, per i polsini e collarini (trattamento diverso viene fatto a seconda del materiale, lattice) e cera specifica per le cerniere. Tale trattamento deve essere fatto periodicamente per evitarne il deterioramento.

Una corretta manutenzione dell'attrezzatura subacquea ne aumenta di gran lunga la vita e l'utilizzo.

AvantiIndietro